Nella processualità del Progetto ho individuato
tre Profili derivati dallo schema generale mostrato in Fig. 3, nel quale
l’Istinto in figura 2, già tra la Coscienza
e la Responsabilità, ricompare sotto forma di Credenze e
Comportamenti.
Ogni Progetto si articola in una sequenza di fasi da
intendere come Ordine di Processo.
Per i fini che sono loro propri, le fasi sono sei e sono caratterizzate dalla:
Per i fini che sono loro propri, le fasi sono sei e sono caratterizzate dalla:
1. SensibilitàC3)
nel percepire l’Ambiente (A8) adatto nel riguardo dalle aspirazioni dello
Spirito(A3) sommosso dalle Credenze che sono alla base per attivare il motore a
quattro tempi dell’intenzione (P7) conducendo l’istinto ad agire in (P8).
2. Sensibilità
(C3) di fare seguendo l’ispirazione indotta dallo Spirito (A3).
3. Determinazione(C5)
nell’applicare le proprie credenze sull'adeguatezza delle attitudini per
conseguire risultati coerenti con la Morale(A4) e con l’Estetica(A5).
4. Decisione(C6)
nel predisporre con la dovuta Creatività (A6) le azioni previste da un progetto
proprio o di altri.
5. Passione
(A7) e Impulso(C7) danno sfogo all’Istinto (P8).
Le prime tre fasi sono prevalentemente collocabili
nell’area della Coscienza sotto il dominio dei Sentimenti, mentre la quarta e
la quinta nell’area della Responsabilità sotto il dominio della Ragione. Il
sesto è l'Elemento chiave che porta il Progetto al sicuro successo; ma il
dilemma consiste nell’immaginare come e dove collocarlo.
La definizione univoca di Felicità in termini di Qualità
di Vita, come fosse una formula scientifica, non esiste!
La Felicità, variabile indefinibile e incommensurabile,
non è materia che interessa l'ingegnere il quale, per ogni sua singola
decisione, pone a capo della sua opera la verifica dei dati reali con un
progetto che ignora i fenomeni trascendentali. Tuttavia, per tale ragione, non
può essere trascurata, perché la Felicità[2]
(e11) è l'essenza della vita e costituisce il nocciolo delle aspirazioni umane.
Il suo rilevamento avviene in corrispondenza della Soddisfazione (e3) che,
nell’essere mirata alla Qualità di vita, assume il color Salmone (f4), formato
dalla fusione dell’arancio (e3) col Crema o pelle (e5). Progetto e Impresa si
colorano di Magenta (g4-g10) entrambi alimentati dall’efficienza sospinta dal
Benessere (f10) che regge la Qualità della vita (f4).
La tristezza non è una felicità negativa, perché è folle
pensare che si possa progettare un percorso di vita con un obiettivo opposto
alla felicità e, pertanto, i colori perdono la loro vivezza e si sporcano sino
a congiungersi con la scala dei grigi[3],
dal Bianco al Nero
E’ più facile pensare che la Persona (P1) riesca a
mantenere un elevato profilo di Felicità (A9), pur riducendo il Consumo(C8) a
livelli minimali e sopportando un maggior carico di Vincoli alla libertà, al
fine di ottenere in futuro una più elevata Qualità di vita (C10). In tal caso
il benessere è ottenuto attraverso consumi minimali in vista di accrescerli in
un secondo tempo. La Felicità è sostenuta dalla certezza di ottenere i risultati
sperati. Questo tempo dà l’idea dell’Orizzonte economico e sociale individuale
della Persona.
Nelle Figure 4, 5 e 6, spiego la dinamica dei generatori
d’Impulsi (C7, fig. 4), considerando che il processo si estenda sull’area delle
Credenze segnate dalle Convinzioni (A3, fig. 4) trattate
secondo Logica (C3, fig. 4, rispettivamente sui moventi sostenuti dalle Opinioni (A3, fig. 5) fondate dalla Concretezza (C3, fig. 5) e dalla Fede (A3, fig 6) nei suoi contenuti di Astrattezza (C3, fig. 6) formanti i Comportamenti (C3, figg. 4,5,6) che si manifestano in un conflitto apparente che ha
termine col trionfo della bontà, della bellezza nella cornice del talento.
E’ il caso di considerare che lo schema dei Profili qui rappresentato in figura 3, non
si riferisce a singole Azioni, ma al
Progetto che coinvolge la Scelta di Vita e non la Decisione(C6)
che abitualmente viene assunta nelle attività di routine dei tre profili
considerati. Infatti, nell’espletamento delle mansioni di routine consistenti
nella maggior parte di attività ripetitive di ruolo, il Processo decisionale segue il percorso
breve dall’Intenzione(P7)
all’Azione(P8,)
attivando l’Istinto secondo un
profilo che è tipico di ciascuna persona. Tra i Comportamenti orientati dalle Convinzioni formate con la Concretezza,
il motore non segue il ciclo di Coscienza e Responsabilità,
ma quello delle Credenze e dei Comportamenti che si svolge nell’intimo
di ogni Persona plasmata dall’espressione del proprio animo.
La proiezione delle Credenze formano le Derivazioni[1]
(DRZ) e i Comportamenti i Residui
(RES).
Il Processo che giunge all’Azione (P8) si svolge tra Intenzione
e Istinto (P7) determinando i Comportamenti che restano, rispettivamente,
categorie trascendenti e immanenti: le prime sotto forma di Sentimenti (Dio(C1), Anima(C2)
e Spirito(C3), le seconde raggruppano le sensazioni
stimolate dal Corpo (C1),
dalla Ragione(C2)
e dalla Sensibilità(C3)
e percepite attraverso la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto, il tatto e il
sesso.
Senso morale(A4),
Senso estetico(A5),
Passione(P7) e Creatività(A7)
formano l’insieme dei caratteri che contraddistinguono l’indole della Persona(P1);
mentre la Volontà(C4),
la Determinazione(C5)
la Decisione(C6),
la guidano verso l’Impulso(C7).
La Persona opera secondo le nozioni acquisite da conoscenze e dall’esperienza.
Secondo l’intenzione, l’Istinto trova sfogo nel ricavare dall’occupazione gli
elementi per stabilire un paradigma del fare ricavato dall’indole e dalle aspirazioni
delle Persone.
Fig. 4 - Profilo normale
A. Profilo
normale. Il processo coinvolge tutti i generatori d’impulsi sotto il
dominio delle Credenze e dei Comportamenti (Fig. 4). Si tratta della condizione
della Persona, normale ed equilibrata, che sa mediare il suo comportamento tra
le Passioni con un controllo bilanciato, di Sentimenti e Istinti controllati
dalla Concretezza.
E’ un caso più teorico che pratico, ma si presta a mostrare il meccanismo dell’intero processo. Ritengo che il fariseo, nel significato corrente, possa ben rappresentare questa categoria di Persone.
E’ un caso più teorico che pratico, ma si presta a mostrare il meccanismo dell’intero processo. Ritengo che il fariseo, nel significato corrente, possa ben rappresentare questa categoria di Persone.
Fig. 5 - Profilo concreto
B. Profilo
concreto. Il processo coinvolge solo il dominio dei Comportamenti (Fig. 5)
Il processo, attivato solo dalle Passioni senza il coinvolgimento degli altri sentimenti
dell’area delle Credenze, determina un progetto che corre sul filo della Concretezza,
usando la Passione rubata allo Spirito come se fosse, essa stessa, la Ragione.
In questo caso, la Felicità non è ottenuta da una qualche convinzione che
controlla la Passione attraverso il Senso morale, ma dalla Ragione stessa che
si compiace di sé stessa.
Così le Credenze si riducono ad essere una mera sopportazione di Vincoli priva di Sensi morale ed estetico, alla vana ricerca di un dio che si allontana dalla Coscienza oppure, del dio ragione che considera se stesso identificato con la natura o l’ambiente. Si tratta di una concezione materialistica, agnostica o atea della vita. Nel primo caso è magnificata da un coinvolgimento coatto nella natura annientando l’apporto spirituale della Libertà; nel secondo caso, dal materialismo che la concretezza suscita nel contaminare ogni dottrina idealistica ovvero dagli illuministi in poi. Con l’abbandono della Coscienza, la Persona, immedesimandosi in una qualsiasi costume o tendenza modaiola, movimento religioso o politico, rende vacua la Responsabilità, e, senza alcun freno, dà sfogo alle sue Passioni sollecitando ogni stimolo corporeo, altrimenti governato dalla virtù della temperanza che solo riformando le religioni abramitiche, noi occidentali potremo ritrovare la misura dei Comandamenti donati da Dio a Mosè. Oggi, le opinioni sono la base unica che governa il soggettivismo etico che governa il nostro mondo occidentale.
Per costoro, la sopportazione dei vincoli costituisce la giustificazione della Felicità. In questa categoria di persone si annoverano mistici, asceti; ma anche moralisti come puritani e quacqueri, modaioli fanatici, collezionisti maniacali, usurai ecc. persone tutte estranee alla virtù della consapevolezza e della temperanza.
Così le Credenze si riducono ad essere una mera sopportazione di Vincoli priva di Sensi morale ed estetico, alla vana ricerca di un dio che si allontana dalla Coscienza oppure, del dio ragione che considera se stesso identificato con la natura o l’ambiente. Si tratta di una concezione materialistica, agnostica o atea della vita. Nel primo caso è magnificata da un coinvolgimento coatto nella natura annientando l’apporto spirituale della Libertà; nel secondo caso, dal materialismo che la concretezza suscita nel contaminare ogni dottrina idealistica ovvero dagli illuministi in poi. Con l’abbandono della Coscienza, la Persona, immedesimandosi in una qualsiasi costume o tendenza modaiola, movimento religioso o politico, rende vacua la Responsabilità, e, senza alcun freno, dà sfogo alle sue Passioni sollecitando ogni stimolo corporeo, altrimenti governato dalla virtù della temperanza che solo riformando le religioni abramitiche, noi occidentali potremo ritrovare la misura dei Comandamenti donati da Dio a Mosè. Oggi, le opinioni sono la base unica che governa il soggettivismo etico che governa il nostro mondo occidentale.
Per costoro, la sopportazione dei vincoli costituisce la giustificazione della Felicità. In questa categoria di persone si annoverano mistici, asceti; ma anche moralisti come puritani e quacqueri, modaioli fanatici, collezionisti maniacali, usurai ecc. persone tutte estranee alla virtù della consapevolezza e della temperanza.
Fig. 6 - Profilo sentimentale
C. Profilo
sentimentale. Il processo coinvolge solo il dominio della Coscienza (Fig.
6) Se la maturazione del convincimento si svolge per intero nell’area delle Credenze
con un processo che sfugge alla Sensibilità del Corpo coinvolgendo solo lo
Spirito della Persona, il progetto è attivato dalle proprie convinzioni come se
la vita fosse in vario grado orientata a Dio (ascetismo e misticismo), o al
Senso morale (integralismo etico - religioso), o al Senso estetico (emozione
artistica), o alle Passioni (edonismo), o alla mercé del solo Impulso di
soddisfare un Bisogno spirituale trascurando il Benessere.
La rappresentazione grafica dei tre profili ci mostra
quanto sia importante la collocazione dell’Istinto,
che può essere nel ciclo Coscienza
e Responsabilità o trovarsi come
una delle funzionalità del corpo, prima o dopo la ragione. Non mi dilungo sulla
questione ma penso che ogni Persona abbia una sua disposizione prevalente che
qualche volta muta secondo le circostanze contingenti.
Quanto ai colori[2],
il tentativo di usarli giunge a mostrare che, indipendentemente da questi
profili, tutte le Persone, hanno, il carattere della Ragione e della
Sensibilità e quindi agiscono in modo benefico nei riguardi della Natura e
dell’Ambiente. Il Profilo istintivo, col colore azzurro rivela una ricerca
nella natura di ciò che non si ottiene coi sentimenti, il Profilo sentimentale,
al contrario, considera la natura per quella che gli appare e la mantiene
integra. Entrambi i profili appartengono a persone profumate di lavanda che,
nell’ambiente, guizzano come salmoni risalendo la corrente del fiume!
Comportamenti umani contrapposti si annientano ma portano le Persone ad essere
conformi alla natura e la natura alle Persone.
[1]
Pareto ha posto le basi per una ricerca storica analitica sui processi che
agitano sentimenti e stimoli emotivi (Residui) che oscillano da una logica
egoistico - autoreferenziale ad una altruistica e aperta alle esigenze
dell'altro, mentre la verbalizzazione e la giustificazione di tali processi
rappresentano le teorie e le ideologie attuate per accettarli (Derivazioni).
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